Il Carnevale di Ottana è uno dei più caratteristici e interessanti dell’area del Mediterraneo. Non è chiara l’origine ed il significato delle maschere, sicuramente sono state tramandate nei secoli e rappresentano un rito plurimillenario.
Tra le ricorrenze che si festeggiano nel paese, la prima dell’anno è quella di Sant’Antonio con l’accensione del fuoco.
All’imbrunire del giorno della vigilia di Sant’Antonio Abate (16 Gennaio), dopo la benedizione del fuoco, fanno la così detta Prima essia, cioè la prima apparizione dell’anno, le tradizionali maschere del paese chiamate genericamente Merdules, e davanti al grande falò S’Ogulone, dopo i riti religiosi, sos Merdules danno l’avvio ai preparativi carnevaleschi.
I riti carnevaleschi si protraggono con San Sebastiano e la Candelora e si ripetono ogni sabato e domenica fino ai tre giorni di Carnevale.
Questa è una ricorrenza molto amata e attesa da tutti gli ottanesi.
È un importante momento di aggregazione, carico di suggestioni e significati antichi.
È usanza i primi due giorni di Carnevale da parte dei Merdules farsi invitare da chi non è mascherato; il martedì poi sono i Merdules, che a loro volta, invitano le persone non mascherate.
Il martedì grasso è il giorno in cui verso la sera si cantano Sas Amoradas, rime in ottave improvvisate dedicate alle giovani ragazze ed è anche l’ultimo giorno di Carnevale.